Omicidio Willy – Amalia Perfetti,Anpi Colleferro: “costruire un tessuto sociale diverso dove il fascismo, la violenza, l’odio, il razzismo, l’arroganza non possa trovare radici”

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Domenica 6 settembre, prime ore della mattina, ormai è abitudine diffusa prendere il telefono in mano e vedere se ci sono messaggi. Sulla chat whatsapp della nostra sezione Anpi di Colleferro il link ad un articolo di un giornale regionale on line: “Colleferro, omicidio nella notte. 5 bulli di Artena uccidono a botte ragazzo di Paliano”.

Inizia così il contributo di Amalia Perfetti, presidente sezione Anpi Colleferro “La Staffetta Partigiana”, pubblicato da Patria Indipendente, la rivista dell’Anpi. Ne riportiamo anche noi alcune parti perché ripercorre i fatti relativi alle terribile morte di Willy Duarte Monteiro, brutalmente ucciso a 21 anni il 6 settembre a Colleferro, e perché offre una testimonianza diretta di chi nel territorio c’è da sempre e ha assistito allo sgomento, al dolore, allo stringersi della comunità.

Amalia Perfetti racconta di quel 6 settembre: Siamo attoniti, sbigottiti, la ferocia con cui è stato ucciso quel ragazzo, buono, generoso, lavoratore, pieno di sogni e di amici, ci lascia senza fiato. Lo dicevamo siamo una comunità allargata, Colleferro, Paliano, Artena e tanti altri paesi vicini, pochi chilometri li separano l’uno dall’altro.

Ed ancora il primo raccoglimento privato, spontaneo, intorno alla famiglia di Willy: Di quella sera ci hanno colpito tre cose, il dolore composto della madre, del padre e della sorella di Willy, la vicinanza, il sostegno che il sindaco di Paliano ha dimostrato loro e gli occhi delle ragazze e dei ragazzi che hanno riempito la strada, occhi pieni di lacrime trattenute, pieni di sgomento e interrogativi. Si avvertiva e si percepiva in quello sguardo la consapevolezza che ognuno di loro avrebbe potuto essere al posto di Willy, così come in quello dei loro genitori che al posto di quel ragazzo ci sarebbe potuto essere uno dei loro figli.

E dopo il dolore, insieme al dolore che non se ne andrà mai, c’è la voglia di reagire, di fare in modo che non accada più, di ripartire dal territorio, di essere comunità. Un abbraccio lungo che sembra non finire – scrive Amalia Perfetti –  Ma che inizia ad accompagnare la voglia di reagire, di organizzarsi per interrogarsi su quello che è successo e trovare le energie affinché una cosa del genere, una violenza inaudita come quella che si è scatenata su Willy, non abiti più le nostre strade.

La via che si sta cercando di intraprendere non è banalmente quella della sicurezza, ma quella della costruzione di un tessuto sociale che trovi al suo interno gli anticorpi per neutralizzare la violenza e la criminalità. Le associazioni si stanno sentendo, cominciano a darsi appuntamenti per incontrarsi, cercano di fare rete, di supportarsi, di trovare strade comuni. 

 

Vi invitiamo a leggere l’articolo integrale su https://www.patriaindipendente.it/idee/cittadinanza-attiva/qui-siamo-tutti-willy/