La Cgil di Roma e Lazio è impegnata nella campagna per abbattere le liste di attesa, per potenziare i servizi pubblici, aumentare la qualità e la quantità delle prestazioni sanitarie, garantire la trasparenza e la partecipazione e far funzionare gli osservatori sulle liste di attesa.
Lo SPI CGIL è in prima linea ed impegnato insieme alla CGIL e a tutte le categorie per garantire il diritto alla cura e l’accesso ai servizi della sanità pubblica.
Nell’impegnativa il medico deve sempre evidenziare la classe di priorità della tua visita medica o dell’esame specialistico, che deve essere indicato con una delle seguenti lettere: U (urgente entro 72 ore) B (breve entro 10 giorni) D (differibile entro 30 giorni se visita, entro 60 giorni se esame diagnostico) P (programmabile entro 180 giorni) Le tempistiche previste dalle classi di priorità vanno rispettate. Se al momento della prenotazione la prestazione richiesta NON VIENE GARANTITA entro il tempo massimo previsto è obbligo della Asl di appartenenza del richiedente, in raccordo operativo con il Recup, individuare una sua struttura in grado di erogare, in prossimità e nei tempi massimi, la prestazione specialistica o di diagnostica. Nel caso in cui l’appuntamento per una prestazione sanitaria sia in ritardo rispetto alla tempistica della classe di priorità indicata sull’impegnativa o il diritto alle cure sia negato, gli utenti interessati possono contattare la Cgil, la Federconsumatori o gli Sportelli Sociali dello Spi Cgil. I nostri operatori prenderanno in carico la segnalazione e contatteranno i Referenti delle ASL per le liste di attesa, con l’obiettivo di ottenere il rispetto dei tempi di attesa previsti dalla normativa.