Venerdì 26 giugno lo SPI Roma Sud Pomezia Castelli si è riunito in un attivo fuori dal comune, nel teatro naturale di Valle Perdua, una delle bellezze che caratterizzano il nostro territorio. Una riunione all’aperto per rispettare le distanze e le norme di sicurezza ancora necessarie in questa Fase 2. Ma anche una riunione “aperta”, fuori dagli schemi, dai formalismi, dalla retorica. Una discussione pragmatica e propositiva, per riflettere sul sindacato del futuro, ma un futuro prossimo, che parte già oggi.
In questi anni è cambiato il mondo del lavoro, è cambiata la platea dei pensionati, la partecipazione e la rappresentanza; negli ultimi mesi, a causa del Covid19 è cambiato anche il modo di stare insieme, di rapportarsi, di lavorare. Da tutto ciò nasce, come ha sottolineato il segretario generale SPI Roma Sud Pomezia Castelli, Claudio Avvisati, la necessità di esserci, di reinventarsi per poter dare risposte adeguate ed utili alle necessità delle persone che rappresentiamo, con loro e per loro lo SPI c’è sempre stato, anche nella fase dell’emergenza sanitaria, e continuerà ad esserci.
Proprio da questa necessità nasce la figura del delegato SPI, come illustrata da Alessandra Romano, segretaria generale dello SPI Roma e Lazio. Una figura che, come i delegati sindacali nei luoghi di lavoro, sappia e possa rappresentare i pensionati. Informandoli su quelle che sono le azioni del sindacato per la tutela collettiva e offrendo tutela individuale, in particolare su tutto ciò che riguarda l’Obism (la busta paga del pensionato) e in materia previdenziale, ma anche convenzioni, agevolazioni, ecc…
Su questo Cristina Bolzani, segretaria organizzativa dello SPI comprensoriale, ha illustrato i corsi di formazione organizzati dallo SPI regionale a cui i nostri attivisti stanno partecipando proprio per avere nelle sedi territoriali persone preparate, che sappiano dare risposte a chi si rivolge allo SPI. Corsi che verranno integrati anche da un ulteriore livello in collaborazione con la CdLT, rappresentata nell’incontro da Valentino Vargas, della segreteria CdLT Roma Sud Pomezia Castelli.
Insomma il lavoro che si prospetta è tanto ma pari è l’impegno dello SPI e la voglia dei nostri attivisti di essere come sempre nelle sedi, nei territori, fra la gente per fare sindacato e garantire diritti e tutele